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Quale procedura seguire per diventare consulente tecnico d’ufficio del tribunale
13 Gennaio 2021
Chi aspira a diventare consulente tecnico d’ufficio del tribunale deve, prima di tutto, essere iscritto all’albo apposito. Per presentare la domanda relativa, occorre segnalare la categoria, fornire la dichiarazione di iscrizione alla Camera di Commercio o all’ordine professionale e selezionare le specialità desiderate.
La richiesta di iscrizione all’albo dei consulenti tecnici deve essere inoltrata al presidente del tribunale della circoscrizione in cui si ha il domicilio professionale o la resistenza.
Occorre presentare, al massimo in 50 parole, le attività in cui si è specializzati e che si svolgono.
Tutti gli adempimenti burocratici
Nel caso in cui si rientri in una categoria che non è prevista dagli ordini professionali occorre registrarsi presso l’albo dei Periti e degli Esperti che è gestito dalla Camera di Commercio.
Il sito del tribunale di riferimento mette a disposizione e permette di scaricare il modello per iscriversi all’altro.
Occorre tener presente, comunque, che in alcuni casi la domanda si può inoltrare solo in modalità telematica.
Dopo che la procedura di iscrizione online è stata conclusa, è necessario stampare la domanda e apporvi una marca da bollo da 16 euro, per poi depositarla presso l’Ufficio Volontaria Giurisdizione del tribunale insieme con una copia del codice fiscale e del documento di identità.
Devono essere allegati anche i documenti e i titoli che servono a dimostrare l’esperienza professionale che è stata acquisita e la competenza tecnica, oltre a un curriculum vitae firmato in cui sia segnalato l’indirizzo di posta elettronica certificata che si utilizza.
Le spese da affrontare
Mentre per gli ordini professionali e i collegi è previsto il pagamento di una quota di iscrizione annuale, per comparire nell’albo dei consulenti tecnici d’ufficio non c’è alcuna tassazione a cui far fronte.
Ciò non toglie che vi siano, comunque, delle spese da tenere in considerazione per la prima iscrizione. Alla domanda, infatti, deve essere allegata una marca da bollo da 16 euro.
Nel caso in cui – come è auspicabile – l’istanza venga accolta, è necessario pagare 168 euro. Qualora tale versamento non venga effettuato non ci si può considerare iscritti all’albo.
Lo stipendio di un consulente tecnico d’ufficio
Scegliere di diventare consulente tecnico d’ufficio di un tribunale vuol dire avere la possibilità di arrotondare il proprio stipendio.
Tuttavia non è possibile fornire informazioni univoche e con validità universale a proposito della retribuzione, nel senso che sono molteplici le variabili di cui occorre tenere conto.
Tutto dipende, come è ovvio, dalla quantità di incarichi che si è disposti assumere.
Gli incarichi, inoltre, non sono tutti uguali, e dunque il guadagno cambia anche in base alla tipologia e in funzione del valore economico delle cause.
L’abilità del consulente tecnico d’ufficio nello svolgimento della propria mansione e nelle interazioni con i committenti, vale a dire i giudici, è ciò che aumenta o riduce le possibilità di guadagno.
I consulenti più bravi, poi, possono ottenere incarichi anche come consulenti tecnici di parte esperti da committenti privati.
Una professione ricercata
Quella del consulente tecnico d’ufficio del tribunale non è da ritenersi una professione a sé stante, ma ciò non toglie che siano numerosi coloro che si cimentano in questa attività in modo quasi esclusivo.
In una società in cui le competenze di natura tecnica e scientifica si moltiplicano e si fanno via via più complesse, i giudici quasi non possono fare a meno di ricorrere a esperti esterni in possesso di conoscenze che non rientrano nel loro settore.
Si rende indispensabile, pertanto, il ricorso ai periti o ai consulenti tecnici.
Parecchi professionisti che sono già operativi in settori differenti si avvicinano al mondo della consulenza tecnica, sia per guadagnare di più che per espandere gli orizzonti della propria professione.
Le prospettive per il futuro
Si può intuire che, nei prossimi anni, la richiesta di consulenti tecnici d’ufficio sarà in crescita in ambiti con un livello di specializzazione sempre più elevato.
Vale la pena di ricordare, in conclusione, che ci si può iscrivere in un albo solo, e che non è possibile fare riferimento a un albo relativo a un tribunale differente da quello competente per il domicilio professionale o il luogo in cui si risiede.
Qualora l’attività professionale venga cessata, è necessario comunicarlo all’ufficio competente il prima possibile.