Cronaca
ROMA Vertenza Caterpillar, moderata soddisfazione (video)
22 Febbraio 2022
L’augurio è che la soluzione sia a portata di mano ma ci sono ancora diversi nodi da sciogliere dopo l’ossigeno dei 15 giorni in più di sospensione delle procedure di licenziamento essendoci un accordo di massima con Imr automotive
ROMA, 22 febbraio 2022 – Moderata soddisfazione. Al netto di alcuni toni trionfalistici, la vertenza Caterpillar segna un passo importante dopo il terzo tavolo di ieri al Ministero dello Sviluppo economico. Tavolo dopo il quale si sono susseguite rivendicazioni disparate.
La realtà, se vogliamo essere oggettivi e con i piedi in terra, è che un passo in avanti è stato fatto, importante, ma che il nodo è stato solo in parte sciolto. Un cammino è iniziato, è molto, è poco, staremo a vedere.
Questo, almeno, ci si attendeva: tempo per poter formalizzare la cessione all’Imr automotive industries di Carate Brianza, interessata concretamente all’acquisizione dell’intero asset, e la proprietà ha concesso altri 15 giorni sospendendo le procedure di licenziamento che sarebbero state attivate dal 24 febbraio. Ora occorrerà proseguire nel miglior modo possibile.
La notizia, ampiamente riportata, fa sperare in una soluzione positiva che, sino a qualche ora prima, era soltanto in mente dei, anche se segnali di distensione erano arrivati. L’azienda è stata messa con le spalle al muro dopo la pervicace chiusura a ogni dialogo dei primi momenti, grazie alla concertazione di intenti messa in campo in primis dai lavoratori, dai sindacati, entrambi mai domi, dalla sinergia tra Mise, Regione, Confindustria, enti, associazioni, Sindaci del nostro territorio.
E’ un risultato, non ancora il risultato.
E lo ha detto a chiare lettere Mirco Rota, Fiom nazionale, che per primo, all’uscita dopo 2 ore e mezzo al tavolo, con le maestranze Caterpillar ad attendere in via Molise – c’erano anche i lavoratori di Alitalia, altra vertenza in atto -, sede del Ministero dello Sviluppo economico, ha relazionato sull’incontro, megafono in mano.
«Portiamo a casa – ha detto – che un imprenditore, oggi presente, ha un progetto industriale per rilevare l’attività e i lavoratori a tempo indeterminato. L’accordo tra le due società non è ancora definitivo, servono questi 15 giorni per approfondire. Usciamo da questo incontro non del tutto sereni, con ancora molte preoccupazioni ma naturalmente fiduciosi di un punto di partenza che ci può portare a risolvere questo delicato problema».
Oggi incontro in Regione per posticipare la mobilità di 15 giorni, quindi i sindacati contatteranno Imr per capire quali siano le sue volontà.
In discussione, come ha rilevato anche il ministro Andrea Orlando «come si può aiutare questo processo mettendo a disposizione e affinando un set di strumenti articolato, dalla formazione a quelli che abbiamo costruito con la riforma degli ammortizzatori sociali».
Il Mise si è impegnato a riconvocare entro una decina di giorni.
Pino Nardella
(foto e video Cristiana Loccioni)