Rosora Le campane risuoneranno a festa grazie a don Giuliano Gigli

Rosora – Don Giuliano Gigli ha spento 95 candeline l’11 ottobre scorso, festeggiando insieme alla sua comunità alla quale è tanto legato.

Parroco di Rosora dal 1971, ancora oggi, dopo 52 anni, porta il Vangelo tra i suoi fedeli e non solo.

Uomo di cultura, appassionato di musica e di letteratura, un uomo, un parroco, con un passato da raccontare, dai primi anni nel seminario di Jesi, insieme al vescovo Giovanni Battista Pardini, ha sempre vissuto tra la gente, e i suoi ricordi risalgono fin alla seconda guerra mondiale. Ha un sogno, quello di far tornare a suonare le campane del piccolo Comune.

Don Giuliano è anche un parroco social.

«Mi hanno accolto fin da subito con grande affetto, a me piace stare tra la gente, un prete deve conoscere i suoi fedeli e ogni occasione è l’occasione giusta», ci racconta, e proprio martedì scorso quei fedeli che tanto lo hanno a cuore hanno organizzato per lui una bella festa a sorpresa per i suoi 95 anni.

Pe lui un bellissimo concerto d’organo co Fabiola Frontalini, nella chiesa di San Michele Arcangelo, lo stesso organo che proprio grazie a lui è stato restaurato. Durante il concerto tutti i bambini che frequentano il catechismo sono saliti sul palco con grande commozione di don Giuliano.

«Non sei solo un buon prete ma anche un essere umano dal cuore d’oro. Una persona unica piena di conoscenza che rende ogni momento del catechismo un’esperienza unica. Ringraziamo il Signore per averci permesso di incontrare un bravo sacerdote e un’ottima guida spirituale come te. I preti speciali come te rendono la Chiesa un posto migliore. Speriamo di riuscire a realizzare il tuo sogno, fare risuonare di nuovo le campane del nostro bellissimo campanile di Rosora», l’augurio delle catechiste, dei bambini del catechismo e di tutta la comunità di Rosora.

Eh sì, don Giuliano ha un sogno, far tornare a suonare le campane del paese, tanto che ha venduto anche la sua 500, per contribuire alle spese che spetterebbero alla parrocchia.

«Ci tiene tantissimo – commenta Paolo Bernardini, vicesindaco – un sogno che ha da tempo».

Le campane non possono suonare, il campanile presenta crepe a livello strutturale, era stato fatto un primo progetto che fu poi bocciato dalla Soprintendenza, si sono dovute trovare soluzioni alternative e rifare quindi un secondo progetto che è stato presentato a fine settembre alla Cei (Conferenza episcopale italiana) che stanzierà fondi per il 75% del totale, «auspichiamo che a primavera possano partire i lavori», sottolinea il vicesindaco.

Il restante 25% resterebbe a carico della parrocchia e da qui l’idea di don Giuliano di vendere la sua macchina, cosa che ha destato curiosità anche a livello nazionale tanto che proprio mentre si svolgevano i festeggiamenti per il suo 95esimo compleanno, è squillato il telefono: a chiamare il parroco tra lo stupore dei presenti era La vita in diretta, il noto rotocalco di attualità d Rai Uno.

L’organo ha intonato l’ultimo brano che non poteva che essere il Tanti auguri a te, gli auguri di un’intera comunità a un sacerdote speciale, ricco di umanità, di carisma e di una sapienza infinita: la sua principale missione è portare il Vangelo tra i suoi fedeli.