Attualità
Sassoferrato Bartolo e il diritto pubblico
29 Ottobre 2022
Appuntamento a partire dalle ore 10 all’interno della sala del consiglio comunale
di Redazione
Sassoferrato, 29 ottobre 2022 – Continua, con il Convegno di oggi sul tema: “Bartolo da Sassoferrato e il diritto pubblico”, il lavoro di valorizzazione e di riscoperta del pensiero e dell’opera, di fondamentale rilievo per la definizione degli ordinamenti giuridici europei e continentali, del grande giurista sentinate Bartolo da Sassoferrato.
Appuntamento a partire dalle ore 10 all’interno della sala del consiglio comunale di Sassoferrato. La prima sessione si chiuderà intorno alle ore 13, la seconda prevista dalle 15 alle 19.
Ne è promotore l’Istituto internazionale di Studi Piceni “Bartolo da Sassoferrato”, che promuove ed organizza il Convegno in collaborazione con il Comune di Sassoferrato, la Regione Marche, la Fondazione Carifac, e con il patrocinio dell’Università di Urbino Carlo Bo.
Al Convegno partecipano alcuni autorevoli storici italiani del diritto medioevale e moderno, quali: Diego Quaglioni (Trento), Mario Ascheri (Pisa), Luigi Lacchè (Macerata e LUISS), Ferdinando Treggiari (Perugia e LUISS), Cesare Pinelli (Roma, “La Sapienza”), Maria Alessandra Panzanelli Fratoni (Torino), Alessandro Lucchetti (Politecnica delle Marche).
Presenti anche due magistrati: Giuseppe Severini (Consiglio di Stato) e Massimo Pagliarini (Tribunale di Roma). Dunque studiosi e docenti di diritto ma anche interpreti ed operatori del diritto, proprio perché Bartolo ha operato magistralmente in entrambe queste due posizioni.
Intanto è in corso di pubblicazione il volume degli Atti del Seminario internazionale dello scorso anno – dedicato a Dario Razzi, alto magistrato sentinate e autorevole studioso di Bartolo, sul tema: “Il “De insigniis et armis” di Bartolo da Sassoferrato. Dalla sapienza civile all’umanesimo giuridico”.
Il volume conterrà anche la traduzione italiano del Trattato “De insigniis et armis”, che affronta i temi dell’araldica a partire da una felice intuizione bartoliana: la tutela degli stemmi e dei marchi deve essere un elemento costitutivo di qualsiasi ordinamento giuridico statale. La traduzione è del latinista umbro Attilio Turrioni e le note critiche sono di Diego Quaglioni, coordinatore del Comitato scientifico dell’Istituto bartoliano sentinate.
L’istituto sta operando anche su un altro versante, la ricerca sui percorsi culturali e professionali di personaggi sentinati (Il “Chi è?” sentinate), che poi viene tradotta in testi da pubblicare. Sta uscendo il volume sui sentinati del ‘900, pubblicato in coedizione Istituto internazionale di Studi Piceni “Bartolo da Sassoferrato” -“Il Formichiere”, editore in Foligno, mentre sono programmate per il prossimo novembre le conversazioni del terzo ciclo sulle figure di Mons. Lorenzo Parigini (1779-1948), Vittorio Merolli (1552-1620) e Giovan Battista Salvi (1609-1685).
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