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Fabriano

Sassoferrato Festa del Patrono, il comitato Monte Strega difende la chiesa di Ugo degli Atti

La presa di posizione del Comitato a ridosso delle celebrazioni patronali in città

Sassoferrato – Secondo il recentissimo accordo Stato – Regione è stato stabilito e confermato che la distanza degli impianti fotovoltaici con moduli ubicati a terra dai Beni Storici tutelati non potrà essere inferiore a 500 metri.

Una “fascia di rispetto” che rende inattuabili gran parte di quegli impianti.

Questi ultimi non potranno essere realizzati in aree di interesse archeologico, nei terreni prospicienti fiumi, torrenti e corsi d’acqua, nelle aree a rischio idrogeologico.

La Regione Sardegna ha stabilito, addirittura, una moratoria di un anno e mezzo per la costruzione di impianti fotovoltaici ed eolici.

Gli elementi sopra richiamati sono stati più volte richiamati nelle azioni dei cittadini e del Comitato Monte Strega, nel lungo ed impegnativo periodo di opposizione agli impianti. La Chiesa di S.Ugo, costruita nel 1731, è iscritta dal Ministero della Cultura nel Codice Catalogo dei Beni storici, come Bene individuo n. 1100239024, è di proprietà della Diocesi di Fabriano-Matelica e la tutela è affidata alla Soprintendenza “Archeologia Belle Arti e Paesaggio” di Ancona.

Come Bene storico tutelato richiede una fascia di rispetto di 500 metri (la Regione Sardegna ha stabilito m. 3.000). L’area in cui sono progettati gli impianti è l’area dell’alluvione che ha devastato questo territorio nel settembre 2022, è prospiciente a torrenti e corso d’acqua esondati durante l’alluvione richiamata, è un‘area a forte rischio idrogeologico e, ancora, insiste sui terreni sui quali, secondo autorevoli ipotesi storiografiche si è tenuta la storica battaglia di Sentinum, rievocata proprio in questi giorni.

È accaduto che nella comunicazione della festa del Patrono, il Beato Ugo, si è utilizzata l’immagine della Chiesa silvestrina di S. Maria del Ponte del Piano e non della Chiesa silvestrina di S.Ugo di Monterosso Stazione ove si narra, per tradizione, che avvenne il miracolo dell’acqua.

La variazione di immagine ha sorpreso non poco i cittadini del luogo che hanno operato fortemente nella conservazione e nella buona tenuta dell’edificio religioso che vogliono difendere impedendo che venga fortemente danneggiata dall’installazione di impianti fotovoltaici ad una distanza risibile, inferiore a quella che la legge richiede. Avevano pure, in un manifesto, utilizzato l’immagine della Chiesa per evidenziare il problema. Si rileva ora che nell’annuncio della festa era stata sempre utilizzata, negli anni, l’immagine della Chiesa di S.Ugo (1731), il traguardo del pellegrinaggio di giovedì 25, vigilia del giorno di festa.

Si fa rilevare, inoltre, che la natura della Chiesa di S.Ugo come Chiesa del Patrono di Sassoferrato è decretata in un provvedimento dell’istituzione ecclesiastica competente che rimane tale, a meno di modificazione e nuove disposizioni che ad oggi non sembra che vi siano state. In ogni caso la Chiesa come Bene storico tutelato richiede che sia osservata la fascia di rispetto di 500 metri dagli impianti di fotovoltaico con moduli ubicati a terra.

Comitato Monte Strega

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