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Cronaca

SASSOFERRATO MORTE DEL PROF, CONTROLLI AL CELLULARE DEL PRESUNTO OMICIDA CHE DICE: “HO AGITO PER LEGITTIMA DIFESA”

Il luogo dove è avvenuto l’omicidio del professor Alessandro Vitaletti

SASSOFERRATO, 31 gennaio 2017 – Si cerca ancora il coltello con il quale è stato ucciso Alessandro Vitaletti. Il presunto omicida, Sebastiano Dimasi, avrebbe fornito ai carabinieri della Compagnia di Fabriano, sommarie indicazioni su dove se ne è liberato. Ma l’arma da taglio ancora non è stata trovata.

Il muratore è rinchiuso nel carcere di Montacuto dove attende l’udienza di convalida che dovrebbe svolgersi domani primo febbraio. L’uomo, difeso dall’avvocato Enrico Carmenati, avrebbe ammesso di aver accoltellato il docente di Lettere, ma «di aver agito per legittima difesa» perché sarebbe stato aggredito dal prof. Dunque, a suo dire, non sarebbe omicidio volontario, il capo di imputazione ipotizzato dal Pubblico ministero Serena Bizzarri. Intanto i carabinieri fabrianesi hanno effettuato dei controlli sull’auto della vittima. Una prassi. E controlli molto più approfonditi nell’auto del presunto assassino. Sarebbero state repertate numerose tracce di sangue. Si controlla anche il telefono cellullare di Dimasi alla ricerca di elementi utili per chiarire ulteriormente questa vicenda.

Il professor Alessandro Vitaletti

Nel frattempo a Serra San Quirico dove il professore aveva la cattedra, gli alunni stentano – comprensibilmente – a riprendersi. Hanno tentato di sfogare il loro malessere attraverso una lettera. «Oggi ci siamo svegliati sperando che tornando a scuola la avremmo visto salire le scale con il bicchiere di caffè in mano ed il tablet sotto braccio», hanno scritto lunedì mattina gli alunni della classe terza sezione A della scuola media dell’istituto comprensivo “Don Mauro Costantini”. «Grazie di essere stato la nostra fonte di cultura per il futuro, grazie di averci spinto sempre a fare di più, a dare il massimo. Ci mancherà, Prof, grazie di tutto», la conclusione della lettera corredata da un disegno.

Domani, mercoledì 1 febbraio si dovrebbe celebrare l’udienza di convalida e, sicuramente, effettuare l’autopsia nell’ospedale di Fabriano per stabilire il  numero dei fendenti mortali originati dalla gelosia. Poi, la salma di Alessandro Vitaletti sarà riconsegnata alla famiglia che potrà, quindi, fissare la data dei funerali.

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