«Amiche ed amici delle Cantine – ringraziano Giselle, Luca, Giulietta, Marco e tutta la famiglia Cardinali -. Abbiamo ricevuto centinaia di messaggi e di chiamate dopo che abbiamo scritto quello che è successo. Così tanti amici e così tante proposte di aiuto, che ci hanno dato ancora più forza per non mollare».
Il campo, vicino la Montecarottese, è stato completamente rasato non lasciando alcuna possibilità di recuperare le piante. Ci vorrà del tempo per rimettersiinpiedi ma la solidarietà espressa davvero da moltissime persone sta dando alla famiglia Cardinali la spinta per ricominciare.
«Siete stati così tanti ad offrire il vostro supporto che ci avete davvero commosso. Oggi più che mai, sappiamo che non siamo soli, ed è importantissimo per riuscire a non mollare con la testa. Ci è crollato tutto addosso così velocemente che lo shock è stato forte. Ma sentire il vostro amore, è stato fondamentale per tutti noi. Grazie, grazie di cuore».
Sul fronte indagini sono impegnati i Carabinieri della Compagnia di Jesi che stanno valutando ogni ipotesi per chiarire chi e perché ha agito con tale determinazione e cattiveria verso un’azienda del territorio che lavora un prodotto di eccellenza da generazioni.
Molti i nodi da sciogliere: oltre al movente, infatti, ci si chiede come sia possibile che nessuno abbia sentito o visto niente mentre centinaia di piante venivano tagliate di netto in un campo, a non molti metri dalla Montecarottese che vi passa accanto, per giunta con una motosega impugnata, a quanto sembra, da mani esperte.
A sostegno della famiglia che ha subito il vile attacco partirà anche un crowdfunding, una raccolta fondi collettiva per aiutare l’azienda in questo momento difficilissimo.
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