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Serra San Quirico Frasassi Climbing Festival, record di presenze

Oltre 10mila appassionati di arrampicata da tutto il mondo hanno affollato il paese, trasformando il borgo in un vivace centro di sport, cultura e riflessione

Serra San Quirico – Una decima edizione col botto.

Il Frasassi Climbing Festival ha fatto registrare presenze da capogiro, quasi 10mila gli arrampicatori arrivati da tutto il mondo, con le attività ricettive andate completamente sold out.

«È il paese che rivive – ha detto la sindaca Debora Pellacchia – abbiamo ricevuto persone da tutta Europa, ma anche Hong Kong e Cile. E questo ci ha reso molto felici. Grazie alle associazioni presenti sul territorio questa stagione è stata ricca di eventi propositivi per il turismo».

Dal 29 agosto al 1° settembre l’evento internazionale dedicato all’arrampicata e alle attività outdoor ha trasformato Serra San Quirico in una palestra a cielo aperto, tra workshop di calisthenics, slackline, yoga e acroyoga, atleti impegnati a scalare le mura del centro storico.

In collaborazione con le Guide del Parco e il Cai di Jesi, sono stati organizzati anche trekking, escursioni in mountain bike e visite speleologiche, offrendo così l’opportunità di esplorare le meraviglie naturali della Gola della Rossa e di Frasassi. Ma il core business del Festival è sicuramente lo Street Boulder Contest e la Frasassi Challenge, una maratona di arrampicata a premi su otto delle più belle falesie del Parco (tra le novità del 2024 l’Esperienza Biodiversa, realizzata in collaborazione con 3Bee, che permette di scoprirne la ricca biodiversità della flora).

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Non è solo sport, ma anche cultura e riflessione. Tra gli appuntamenti serali il Frasassi Talk, che ha visto come protagonisti Elias Iagnemma, primo italiano a scalare il leggendario blocco Burden of Dreams, Zofia Reych, autrice e fondatrice del Womens’ Bouldering Festival di Fontainebleau, e Samuele Mazzolini e Francesco Piacenza, che hanno presentato la guida “Dolomiti King Line”.

Inoltre, in collaborazione con Reel Rock e Reel Rock Italia, è stato proiettato il film “Resistance Climbing”, un documentario che racconta come l’arrampicata possa diventare una forma di resistenza e significato per chi vive in contesti di guerra, come nella West Bank in Palestina. Il Festival ha scelto di sostenere questa causa con una donazione a Unicef Italia e ha lanciato una campagna di raccolta fondi a favore dei bambini vittime della guerra. Ogni giornata si è conclusa con un dj set che ha animato le serate fino a tarda notte.

«Una quattro giorni – ha detto il presidente del Frasassi Climbing Festival Marcello Romagnoli – che ha dimostrato, portando più di diecimila presenze, che il turismo nell’entroterra può essere una realtà da percorrere. E per questo chiediamo alla Regione Marche di poterci assistere, per poter promuovere ancor di più l’evento».

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