Cronaca
SERRA SAN QUIRICO UNA TRAGEDIA SENZA FINE: DOPO I CERVIDI ORA A MORIRE PER MANCANZA D’ACQUA SONO QUINTALI DI PESCI (VIDEO ALLEGATO)
10 Agosto 2017
SERRA SAN QUIRICO, 10 agosto 2017 – E’ di questa mattina la notizia della lenta agonia di fauna ittica che sta avvenendo nel canale superiore di Sant’Elena, quello che corre parallelo alla strada che collega la l’antica Abazia al borgo omonimo.
Gli abitanti della zona ci hanno contattato trasmettendoci foto e video sullo stato del canale, dove nelle settimane scorse morirono affogati almeno 15/18 cervidi e un maschio di tasso adulto, fauna protetta e rilasciata a costo dei contribuenti.
- La tragedia dei cervidi morti affogati ora ha cambiato protagonisti e a morire per mancanza d’acqua sono almeno 10 quintali di pesci ( Trote Fario – Trote Iridea- Cavedani –Barbi – Anguille – pesci di taglia e avanotti) se non verranno prelevati e rilasciati dove l’acqua ancora corre.
Ci hanno contattato per renderci partecipi della tragedia che si sta consumando in barba ad ogni regola: il canale è stato prosciugato, non si sa se per un’ordinanza di Enti superiori relativa alla siccità oppure perché l’Ente gestore ha deciso di mettere in sicurezza quei tratti di canale senza rete.
Se ben ricordo quando avvenivano queste operazioni di prosciugamento ad assistere e controllare c’erano le Guardie venatorie o i Guardia pesca provinciali/regionali e la fauna ittica veniva trasferita nel primo corso d’acqua utile o nel fiume Esino.
E’ inverosimile che si prosciughi un canale lasciando che i pesci scorrano con l’acqua fino ai rastrelli e rimangano a morire in una pozza d’acqua bollente. Ci pare un’azione estremamente scorretta lasciar morire 10 quintali di pesci che una volta trasportati sul fiume Esino avrebbero ripopolato ed anche reso felice qualche appassionato pescatore! Speriamo che il buon senso e il rispetto delle regole prevalga su così tanta indipendente libertà!
Dopo l’allarme lanciato da alcuni abitanti della zona, anche Legambiente di Jesi questa mattina (10 agosto) si è immediatamente messa in contatto con i responsabili del canale per scongiurare la gravissima moria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA