Settore food Cresce ancora il consumo di alimenti surgelati

Il settore dei surgelati in Italia continua a crescere di anno in anno, registrando ottimi risultati nelle vendite sul mercato interno e nell’export. 

Secondo l’Istituto Italiano Alimenti Surgelati (IIAS), gli italiani consumano 16 Kg di surgelati pro capite l’anno, mentre uno studio della società BlueWeave Consulting prevede che il mercato mondiale dei surgelati possa raggiungere un valore di 392,4 miliardi di dollari entro il 2028.

Il settore è anche fortemente impegnato nella diminuzione dell’impatto ambientale, infatti nonostante la crescita delle vendite e dei consumi il comparto dei surgelati ha ridotto le emissioni di CO₂ del 10% negli ultimi 3 anni, tagliato il 2% dei consumi energetici e diminuito del 4% quello di acqua.

Il successo degli alimenti surgelati è legato a numerosi fattori, tra cui l’elevata qualità dei prodotti sottoposti a questo procedimento industriale, la praticità di poter fare scorte, spesso usufruendo di prezzi convenienti, e la lunga conservazione rispetto agli alimenti freschi. 

In ogni caso, per garantire la massima qualità e freschezza dei surgelati è necessaria una gestione della supply chain che preveda il rispetto della catena del freddo con un sistema di trasporto e logistica a temperatura controllata, che per quanto riguarda questi specifici alimenti si attesta su un range di -18°C/-25°C.

Come si trasportano i surgelati a temperatura controllata

La surgelazione è un processo industriale, diverso rispetto alla congelazione domestica, che avviene portando la temperatura a -18°C in brevissimo tempo.

Successivamente, i prodotti surgelati vengono caricati su appositi mezzi refrigerati, dotati di celle frigorifere, e di appositi sistemi di monitoraggio: queste attrezzature professionali consentono di registrare la temperatura durante tutto il trasporto, così da garantire anche la tracciabilità.

In ogni caso, per comprendere appieno come trasportare alimenti surgelati è possibile rivolgersi ad aziende specializzate come STEF, che si contraddistingue per un servizio in grado di coprire tutto il territorio nazionale in modo capillare.

Affidandosi ad aziende come STEF la catena del freddo viene rispettata durante tutto il percorso dei surgelati, dal sito di produzione fino ai punti vendita. Ciò consente di evitare la proliferazione batterica, di preservare la qualità degli alimenti surgelati e di sfruttare appieno le date di scadenze prolungate di questa tipologia di alimenti. 

La supply chain dei cibi surgelati può prevedere anche dei passaggi intermedi presso degli appositi magazzini refrigerati, dove gli alimenti continuano ad essere mantenuti alle temperature corrette durante tutta la loro permanenza. 

Il trasporto dei surgelati si conclude con la distribuzione presso i diversi punti vendita, dai negozi di prossimità a quelli della grande distribuzione organizzata. 

Come avviene il trasporto internazionale di surgelati

I produttori italiani di surgelati non vendono soltanto sul mercato interno ma anche all’estero, grazie alla forte richiesta di prodotti Made in Italy di qualità negli altri paesi del mondo. Anche in questo caso bisogna sempre rispettare la catena del freddo, quindi anche il trasporto internazionale di surgelati si svolge assicurando la perfetta conservazione degli alimenti durante ogni fase della movimentazione, ossia a temperatura controllata. 

Naturalmente, il trasporto di surgelati all’estero implica una serie di adempimenti burocratici aggiuntivi, necessari per garantire la corretta documentazione della merce e rispettare le operazioni doganali ove presenti, a eccezione dei paesi dell’Unione Europea dove sono in vigore gli accordi per la libera circolazione delle merci. 

Tutto questo processo è il frutto del lavoro di una serie di operatori altamente specializzati, in grado di collegare l’universo dei produttori agroalimentari con il mondo del consumo con la massima efficienza.