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Staffolo Il medico di base non c’è più, situazione critica

Immediata la richiesta dell’Amministrazione comunale con l’invio di una nota alle autorità competenti, Regione Marche e Ast, per sollecitare un intervento immediato, va coinvolta anche Cupramontana

Staffolo – La decisione del dr. Gionata Togni, medico di base che aveva iniziato a prestare servizio presso l’ambulatorio di Staffolo il 1° agosto scorso, di non voler più esercitare la professione in loco, comunicata il 27 agosto, è arrivata come un fulmine a ciel sereno, creando preoccupazione soprattutto tra gli anziani e le persone con difficoltà di mobilità.

L’Amministrazione comunale non è rimasta indifferente di fronte a questa situazione critica e ha prontamente inviato una nota, spedita ieri mattina, alle autorità competenti — Regione Marche e Astper sollecitare un intervento immediato.

«L’assenza di un medico di base non è solo una questione organizzativa, ma rappresenta una minaccia diretta alla salute dei nostri cittadini, soprattutto degli anziani e delle persone con difficoltà di mobilità», si legge nella nota.

La richiesta dell’Amministrazione comunale è chiara e determinata: «Le istituzioni regionali devono garantire i servizi essenziali per la salute, potenziando la medicina del territorio, in particolare nelle aree interne come la nostra».

A tale scopo, sono state avanzate precise richieste.

Dichiarare Staffolo come “zona carente di medici di base”: questo consentirebbe di ottenere risorse dedicate e un’attenzione prioritaria per attrarre nuovi professionisti nell’area.

Ripristinare le due “ex condotte mediche” con sedi primarie a Staffolo: attualmente, Staffolo non è inclusa nel Piano regionale delle aree carenti. Questa sarebbe una misura necessaria per garantire un servizio stabile e continuativo alla popolazione.

Coinvolgere i medici di base di Cupramontana.

«Data la vicinanza e l’affiliazione al medesimo presidio medico, è la cosa più importante che mi aspetto e che deve essere realizzata immediatamente», aggiunge il sindaco Sauro Ragni.

L’Amministrazione comunale ha investito quasi 100mila euro per ristrutturare gli spazi dell’ambulatorio di via delle Monache, dotato di due studi medici, due sale d’attesa e servizi igienici accessibili. Questi locali sono stati messi a disposizione gratuitamente, dimostrando la volontà del Comune di fare tutto il possibile per supportare i servizi sanitari.

Ma è evidente che l’impegno del Comune da solo non può bastare.

«La salute dei cittadini di Staffolo non può essere considerata di categoria B», puntualizza ancora il Sindaco.

«È essenziale che le autorità regionali prendano in carico questa emergenza con la serietà e l’urgenza che merita, adottando provvedimenti immediati per garantire la presenza stabile di un medico di base».

«Noi abbiamo fatto la nostra parte, approvando un ordine del giorno nella recente ultima seduta di Giunta che presenteremo anche al Consiglio comunale di settembre. Ma ora, più che mai, è il momento per le istituzioni regionali di agire con determinazione e tempestività per risolvere una problematica che riguarda il diritto fondamentale alla salute di tutti i cittadini».

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