Attualità
Staffolo La messa solenne in Coro Gregoriano
Don Sandro Carbonari: «È stata un’esperienza emozionante e stimolante, la mia prima del genere, concelebrata insieme ad altri confratelli, sono rimasto stupito da tanta partecipazione»
16 Maggio 2024
Staffolo – «È passato un giorno dall’evento della Messa Solenne con Canto Gregoriano “In Ascensione Domini” tenutosi presso la chiesa barocca di San Francesco, e il fresco ricordo della celebrazione mi riempie al pensiero di serenità e gioia, posso dire di aver visto uno degli eventi maggiormente riusciti organizzati dall’Associazione Organistica Vallesina Odv, in cui la reale e fattiva collaborazione di tante persone ha aiutato indubbiamente l’ottima riuscita della celebrazione».
Inizia così, Luca Bracaccini, il racconto del primo evento di quest’anno da parte dell’associazione.
La gente ha iniziato a riempire la chiesa sin dalle 10 di domenica scorsa, 12 maggio, per arrivare a occupare tutti i posti per le 10.30, ora di inizio della messa, celebrata da tre sacerdoti muniti di paramenti sacri: padre Ferdinando Campana, Guardiano del Ss Crocifisso di Treia, padre Miljenko Šteko, Guardiano del Collegio internazionale Sant’Antonio di Padova (Roma) e don Sandro Carbonari, parroco di Staffolo.
Prima dell’inizio della celebrazione padre Ferdinando Campana, di sua iniziativa, ha catturato l’attenzione e la curiosità dei presenti offrendo un’ampia spiegazione storica/liturgica sui vari passaggi che venivano svolti dai parroci e del significato dei loro gesti.
Grazie all’opuscolo consegnato ai presenti, chiunque all’interno della chiesa ha avuto la possibilità di seguire e partecipare attivamente (anche in latino) alla santa messa.
«È stata un’esperienza emozionante e stimolante. La mia prima messa in Coro Gregoriano concelebrata insieme ad altri confratelli. Sono rimasto stupito da tutta questa partecipazione», il commento del parroco don Sandro.
Ad accompagnare la messa è intervenuto il Coro Tonus Peregrinus del Conservatorio Rossini di Pesaro, diretto da Gabriele Gravagna, con due pezzi eseguiti all’organo Gaetano Callido opera 51/1769 dal M° Matteo Borlenghi.
Terminata la messa, i commenti sono continuati in un momento conviviale presso il ristorante La Grotta del Frate, all’interno dell’ex convento.
«Un ottimo risultato di squadra. Come presidente sono molto soddisfatto della partecipazione e della volontà di rivivere quelle emozioni di un tempo. Molte persone, sia dei paesi limitrofi che più lontani, si sono spostate per assistere a questa messa un po’ particolare per i tempi che corrono», ha dichiarati entusiasta il presidente dell’Associazione Organistica Vallesina, Fiorino Frontalini.
La preparazione meticolosa è stata fortemente voluta dallo stesso presidente e dal direttore artistico dell’Associazione, i quali con la loro esperienza hanno coinvolto appieno la nuova collaboratrice Giulia Maria Bastari.
Amplificazione, microfoni, fiori, preparazione della chiesa, pulizia dell’organo, sono solo alcuni interventi effettuati.
A tutti va il ringraziamento del Comitato che rinnova l’appuntamento ai prossimi eventi di questa XXX Rassegna Organistica “Suoni dal Passato”.
(foto in primo piano, il Coro del Conservatorio “Rossini”, celebranti, il direttore artistico e il presidente dell’Associazione Organistica Vallesina)
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