Tragedia di Corinaldo Assoluzione per i reati più gravi

Ancona – La tragedia della discoteca Lanterna Azzurra di via Madonna del Piano a Corinaldo: assoluzione degli imputati per i reati più gravi, omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Il fatto non sussiste.

La sentenza, arrivata nel pomeriggio di ieri al Tribunale dorico, ha riguardato condanne, con la condizionale, solo per il reato di falso ideologico nei confronti dei componenti la Commissione di vigilanza in merito al rilascio del nulla osta alla discoteca per l’organizzazione di eventi.

Per l’ex sindaco di Corinaldo, Matteo Principi, Francesco Gallo dell’Asur di Senigallia, Massimiliano Bruni, perito, Massimo Manna, del Suap, Stefano Martelli, responsabile servizio di Polizia Locale, un anno. Al Vvf Rodolfo Milani un anno e due mesi.

Al consulente tecnico della Magic, società di gestione della discoteca – condannata a una sanzione amministrativa di 90.300 euro -, Francesco Tarsi, 4 mesi. Sono andati assolti, invece, Quinto Cecchini, socio della Magic e Maurizio Magnani, tecnico della famiglia proprietaria dell’immobile.

Nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018, una serata di festa si è trasformata in una notte terribile di lutto. Cinque adolescenti e una mamma di 39 anni hanno perso la vita – 200 i feriti – a causa della calca provocata dall’uso di spray urticante da parte di una gang del Modesese – componenti condannati – con lo scopo di derubare. E la discoteca era gremita di giovani per l’arrivo di Sfera Ebbasta.

Corinaldo /  Muoiono in sei e decine di feriti dopo un fuggi fuggi in discoteca

Dalla gioia alla tragedia in pochi drammatici attimi, nell’inferno di quella notte.

Inoltre, nessun risarcimento per i familiari delle vittime e per quanti rimasero feriti, essendo decadute le accuse più gravi.

(c.l.)