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Cronaca

VERTENZA ELICA Firmato accordo per salvaguardia posti di lavoro e produzioni

La nuova organizzazione “trasformerà” lo stabilimento di Mergo nell’hub dei prodotti di alta gamma

FABRIANO, 9 dicembre 2021 – Fumata bianca al Mise per la vertenza Elica.

Nel corso dell’incontro di oggi azienda, organizzazioni sindacali nazionali e territoriali ed istituzioni locali, è stato presentato l’accordo che permetterà la salvaguardia di posti di lavoro, rientro di alcune produzioni dalla Polonia e l’utilizzo degli ammortizzatori sociali sotto forma di contratti di solidarietà nella quantità necessaria a portare avanti il piano industriale senza prevedere licenziamenti e la previsione di incentivi fino a 75.000 euro per chi volontariamente decidesse di essere messo in mobilità.

«Ovviamente continueremo a monitorare con tavoli aziendali e ministeriali il rispetto dell’accordo e l’andamento del piano industriale – queste le dichiarazioni di Barbara Tibaldi, segretaria nazionale e responsabile Fiom del settore dell’elettrodomestico e Silvia Spera, Area politiche industriali per la Cgil nazionale –  ma per oggi possiamo essere soddisfatti di aver ottenuto un risultato importante sia per le lavoratrici e i lavoratori della storica azienda italiana di cappe da cucina, sia per il rilancio della nostra industria. Di questo abbiamo bisogno oggi più che mai nel nostro paese: di un’industria che non licenzia ma investe e contrasta le delocalizzazioni».

Soddisfazione per il termine delle trattative da parte dell’azienda fabrianese, che ha valutato positivamente la proposta dei sindacati di riportare alcune produzioni dalla Polonia in Italia, prevalentemente alto di gamma effettuando un’operazione di reshoring.

La nuova organizzazione “trasformerà” lo stabilimento di Mergo nell’hub dei prodotti di alta gamma (alta specializzazione dei lavoratori). In Polonia invece i processi ad alta standardizzazione ed automazione dei processi. In provincia di Ancona quindi rimarranno 1.000 dipendenti.

«Grazie a tale percorso condiviso – si legge nella nota diffusa da Elica a margine del vertice al Mise – il numero dei dipendenti coinvolti sarà pari a 150 e verranno raggiunti gli obiettivi di competitività che erano stati prestabiliti nel piano industriale. L’accordo non prevede licenziamenti ma esclusivamente uscite su base volontaria e incentivate. Le eccedenze lavorative saranno gestite attraverso prepensionamenti e ricollocazioni presso altre importanti aziende del territorio. La solidità dei legami con il sistema imprenditoriale locale permetterà a Elica di garantire il riassorbimento del personale e la continuità del reddito ai dipendenti coinvolti anche grazie alla cessione gratuita dello stabilimento di Cerreto D’Esi ».

Soddisfazione espressa dal presidente di Elica, Francesco Casoli. «Oggi si conclude positivamente una delle fasi più complesse e delicate della storia di Elica. Con questo accordo si realizza un modello industriale che consentirà all’azienda di essere competitiva in un mercato, quale quello dell’elettrodomestico, sempre più internazionale dove la concorrenza è fatta da grandi player stranieri e di salvaguardare il futuro e la stabilità del Gruppo. Inoltre, attraverso l’intervento di diversificazione industriale e i rapporti con altre imprese del territorio, verrà riassorbito gran parte del personale e sarà garantita la tenuta del sistema sociale territoriale. Questa è la dimostrazione che il valore delle aziende familiari dà una marcia in più anche per superare momenti come questo».

(Redazione)

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